Giampaolo Lo Conte: l’America riapre ai turisti durante la crisi del mercato immobiliare

Il trader italiano frena gli entusiasmi sulle opportunità di investimento negli States: la bolla cinese con Evergrande avrà ripercussioni negative su tutto il pianeta nel 2022

Dopo 20 mesi di pandemia gli Stati Uniti d’America riaprono le frontiere terrestri ed aeree ai passeggeri che hanno completato il ciclo vaccinale per il covid. E’ possibile così, da questo mese, recarsi in America sia come turisti che come visitatori di familiari. Cadono le restrizioni imposte dall’allora presidente Donald Trump e mantenute dal Governo Biden. La notizia è stata accompagnata da un vero e proprio boom di prenotazioni dei voli, al punto che le principali compagnie aeree come Delta Air Lines, Atlanta e Ita Airways hanno già annunciato di aver terminato tutte le prenotazioni disponibili fino al prossimo dicembre, e si stanno organizzando per incrementare la frequenza dei voli settimanali. Al momento in cui scriviamo, si registra comunque il 77% delle prenotazioni solitamente registrate nel periodo pre-covid; le compagnie aeree si aspettano una crescita di questi numeri anche in virtù del fatto che la capienza potrà essere portata al 90% entro la primavera 2022. L’economia respira e si prevede un incremento del +900% di presenze nelle principali città americane durante le festività natalizie, numeri ben maggiori rispetto al +40% di visitatori previsti in Europa o +80% previsti in Sud America.

Abbiamo contattato Giampaolo Lo Conte, imprenditore italiano attivo nel settore dello yachting di lusso, appassionato di economia fintech e di investimenti nei mercati globali – qui una sua recente intervista sugli investimenti immobiliari all’estero , per fare una panoramica sulle opportunità di investimenti in America anche alla luce della riapertura delle frontiere.

Prima di tutto – esordisce Giampaolo Lo Conte – prendiamo nota del provvedimento di oggi (16 novembre, ndr) firmato dalla Casa Bianca, che prevede investimenti per 1.200 miliardi di dollari sulle infrastrutture per i prossimi 8 anni. Questo significa che ci sarà una imponente iniezione di liquidità per migliorare e ricostruire autostrade, strade, ponti, reti ferroviarie, reti di connessione a internet ed infrastrutture per la progettazione ambientale. Se dobbiamo investire su un immobile ad uso industriale o commerciale negli Stati Uniti, questi sono i mesi giusti per farlo”.

Del mercato immobiliare americano ad uso abitativo, invece, cosa hai da commentare in queste settimane?

Leggendo le statistiche prodotte dalle agenzie di compravendita di case ad uso abitativo, come dire, la vedo un pò fiacca. Gli States sono molto sensibili al mercato cinese: il recente scandalo del mostruoso debito da 305 miliardi di dollari della holding immobiliare cinese Evergrande avrà ripercussioni su tutto il pianeta. In Cina si stima un crollo del -10% del valore del mercato immobiliare nel 2022 ed in America le cose non potrebbero andare diversamente”.

Abbiamo letto dei problemi che attanagliano le aziende americane che cercano di ripartire e non trovano personale; a settembre c’erano 800.000 posti di lavoro vacanti in America. Oggi saranno molti di più!

La situazione peggiorerà a strettissimo giro nelle prossime settimane, per via della riapertura delle frontiere. I ristoranti, gli hotel, i servizi al turismo in generale, si vedranno nella paradossale condizione di avere tanto lavoro e poco personale per erogare i servizi. Non sono un esperto di politiche sociali del lavoro, ma reputo opportuno aspettare ancora tanti mesi prima di rivedere una parvenza di normalità negli equilibri tra domanda ed offerta delle risorse lavorative.”

La situazione, in effetti, è molto complicata e speriamo in futuro di poter tornare sull’argomento con Giampaolo Lo Conte ed altri esperti di economia e società. A voi lettori consigliamo di approfondire la problematica attraverso questo articolo del Chicago Sun Times, nel quale si è studiato come, nonostante la crisi, si rischia che il 54% delle richieste di lavoro resteranno insoddisfatte e che la carenza di personale in alcuni settore del terziario potrebbe incidere fino al -79% di ripresa economica nel 2022.