Riceviamo e pubblichiamo dai ragazzi del blog di Ushare e dal CEO di DTSocialize i seguenti approfondimenti in materia Consob, molto utili per chi agisce come broker ed indaga sui rischi connessi agli exchange di Bitcoin. La Consob in questi giorni ha organizzato un seminario sulla finanza digitale e sul modo in cui le criptovalute stanno incidendo sugli investimenti degli italiani. Durante l’incontro sono emersi approfondimenti molto interessanti ed è stato tracciato un “identikit” dell’investitore di criptovalute.
L’identikit dell’investitore crypto retail
Maschio, giovane, sicuro di sé fino all’eccesso ed amante della natura digitale dei mercati finanziari. È questo il profilo dell’investitore crypto retail che è stato elaborato durante il seminario sulla finanza digitale e sul mondo in cui le criptovalute incidono sugli investimenti. Infatti, secondo le ultime statistiche, l’84% delle persone interessate alle criptovalute sono di sesso maschile e, di questi, il 74% mostra una minore avversione al rischio. Il 34%, infatti, non si dichiara preoccupato per eventuali perdite.
Questa personalità può essere attribuita a che dal fatto che si tratta, nella maggior parte dei casi, di giovani investitori che spesso non hanno ancora l’esigenza di gestire entrare familiari, motivo per cui tendono ad agire con maggiore audacia.
Attenzione alla troppa fiducia
Bisogna sottolineare, però, ha continuato Daniele Marinelli (DTSocialize holding), che dai risultati che sono stati estrapolati, il 35% degli investitori pecca di una confidenza ritenuta eccessiva nelle proprie capacità. Sostanzialmente c’è una percezione sovrastimata in merito alle effettive conoscenze finanziarie.
Infatti, sempre secondo i dati, l’investitore crypto ha una scarsa conoscenza finanziaria a livello globale (31% rispetto al 53% dei non interessati) ed anche in ambito di sicurezza nel mondo digitale (40% rispetto al 52% dei non interessati).
Normalmente, inoltre, di questa parte di investitori solo il 19% tende ad utilizzare servizi di consulenza finanziaria, a differenza del 43% che non si mostra interessato. Il 36% degli investitori di criptovalute, invece, tende a risparmiare regolarmente, un tasso leggermente inferiore al 44% di chi non mostra interesse per questo tipo di investimenti.
L’identikit del trader
La Consob, oltre al profilo di colui che investe in criptovalute, ha analizzato l’identikit del soggetto interessato al trading online. I traders sono persone molto più informate su tutti i prodotti finanziari e sulla sicurezza digitale. L’81% degli intervistati, infatti, ha mostrato un livello piuttosto alto in merito alla familiarità con la finanza digitale, ma sono meno portati al fai da te finanziario e propensi maggiormente alle consulenze finanziaria (32% rispetto al 39% dei non interessati). Infine, il 40% degli intervistati adotta un risparmio regolare, risultando “meno diligente” rispetto al 44% di chi non è coinvolto nel trading online.